Sull’inarrestabilità della Natura

Non mi aveva arrestato la retroguardia silenziosa dietro la prima fila copiosamente armata. Costoro che avevano atteso la mia resa sul campo di battaglia dove mai si esposero, mi trovarono sempre più fitta a ri affermarmi. Fa loro c’era chi era seriamente convinto che l’età mi avrebbe reso meno coriacea , a loro pensare , e più disponibile al patteggiamento. Avrei avuto da indicargli qualche nome fra i tanti , di coloro che si estesero via via che il loro corpo invecchiava e fra costoro che così andavan divenendo, lessi la stessa fierezza a trent’anni come a sessanta. L’età non li aveva arresi , ne le sfide , ne i parassiti. Ebbene se la parola di colui che ha la barba lunga , è più credibile della mia faccia da pervertita e se ancor di più l’aver la barba , i capelli bianchi e oltre mezzo secolo di età rende più credibili e rispettabili, e se poi costui si dichiara a favore dell’uguaglianza fra gli esseri paventando una modestia che lo rende disponibile ad un gentil confronto con chiunque , siamo davanti alla deificazione della parvenza. Confido che si siano osservati a lungo gli oggi vecchi, per vedere fino a che punto in molti di loro l’età portò visione e saggezza. Fra coloro che ho conosciuto , mi guardai disgustata dalla sicurezza arrogante e divenuta ancor più rrogante con l’età, di perfetti ignoranti che fagocitati dalle milizie di rispettosi dell’anzianità, andavan nutrendo insanamente l’ego di coloro ch così ancor più erano fagocitati nell’ignoranza. Spesso chi pensa e argomenta al mio cospetto e recrimina, considera solo una parte della realtà ossia quella che va a favore della sua riflessione esimendosi da quelle parti che potrebbero farlo convenire su quanto dico. Dico che se nemmeno la prima fila armata di tutto punto è riuscita a suo tempo, con la cavalleria pesante , a legare il logos di me alle infermità mediocri della scimmia , tutto ciò ha conseguito solo la causa del mio perorarmi in una sempre maggiore forza. Vi sto cioe dicendo che sono fra quegli esseri che una volta fatti a pezzi , se risorgono, tendono a moltiplicarsi . Molti si erano convinti che la caducità del tempo, e il mio temperamento tetro e la materia stessa mi avrebbero alla fine convinto. Ma io invito ancora una volta a riflettere su alcuni fra coloro che si espansero e che nel loro espandersi, anno dopo anno andavano piuttosto crisallizando talenti, piuttosto che accumulando buon senso. Autobiografie note, che andrebbero lette, di coloro la cui personalità e Natura non avrebbe mai potuto fare il erso della scimmia per levatura di nascita e che piuttosto che piegarsi sarebbero morti . E se non sono morti in tempo, il tempo che gli restò lo impiegarono per espandersi ancora. Mai si vide Natura di Potere piegarsi alla convenzione per compiacere la scimmia. Fra chi scelse vite segregate infine, e chi si ritirò nei boschi, nessuna levatura d’animo regale avrebbe mai potuto invero dare ragioe al porco. E ancora a sessant’anni , interrogati , ti risponderebbero che la loro Natura era quella e non poterono che inseguirla, poichè seguire la Natura era meglio di qualunque altra cosa e non era barattabile. Fra chi si attese la mia resa e chi mi augurò ogni strazio, io risposi che gli strazi non mi erano mai mancati ne mai li avrei evitati, ma questo di certo non sarebbe stato sufficente a piegarmi al volgo. Se la faccia da pervertita e la giovane età a suo tempo anche se molto meno oggi, mi resero meno credibile dell’intellettuale dscreto la cui modestia veniva avanti a tutto come una virtù incontrastabile, di certo la prima fila armata avrà il suo bel da fare. Poichè non si arresta la Natura. E coloro che ancora intendono nutrirsi delle provvigioni di speranze fastose a tal riguardo, sappino che ogni volta che mi spezzo , quando poi risalgo, sono moltiplicata. E a sessant’anni non sarò più discreta di adesso e non sarò più disponibile al prossimo. Credo che sarò solo più calma , di una calma remota e gelida senza umano senno, e che riguardo all’umanità penserò similmente ma con maggiore distacco. Non si può arrestare la Natura . Essa non ha età , e non incespica col tempo. Fra coloro che si espansero infatti , invecchiando, notai che la Natura aveva semmai stabilizzato la sua presenza come un Nero Diamante , piuttosto che adattarsi.Il suo successo fu che l’universo si adattò ad essa piuttosto che il contrario. E questo basti a chi come il colombo attende di vedere un giorno piegarsi il tronco dell’albero per la falciata secca del vento. Là dove poso anche solo una delle mie radici, l’inarrestabilità di ogni processo creativo che da me proviene mi precede. Lilitu