Sull’astio verso i profani-Risposta al commento di Izabel Lilith

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Dopo che lessi questa interessante osservazione postata da Izabel Lilith sul suo profilo Fb , fui ispirata a scrivere un testo al riguardo che fungesse anche da commento a quella che solo apparentemente è una questione superficiale e da liquidare in modo semplicistico con una breve frase di risposta . Poichè questo mio commento opinione sarebbe stato troppo lungo da scrivere in una bacheca ho deciso di farne una questione da affrontare nel mio Blog. La questione dell’astio verso i profani o potremmo dire di un più generale atteggiamento poco solidale nei confronti di chi non si è informato barra ha studiato praticato magia (di qualunque tipo si intende o comunque vogliamo chiamarla ) o come li chiamo i “i profani materialisti” , perlomeno da parte mia, sorge anche soprattutto dall’esperienza che ho avuto al riguardo. Torno indietro a quando avevo 13 anni e iniziai i primi riti insintivi e le invocazioni spontanee ai demoni , e di come dovetti inizialmente nascondere queste mie pratiche per molti anni ai genitori biologici , per non incappare nel loro umano razionalista e borghese giudizio basato sul pregiudizio. Una famiglia biologica poi atea , completamente ed oscenamente dedita solo al pensiero dei soldi, senza alcun valore che non fosse il dio soldi, devesi spiegarmi su cosa dovesse basare il suo pregiudizio . Già allora mi rendevo conto di quanto la ricchezza di Visione che nutrivo sorpassasse la loro miseria materialista per ampiezza e profondità, e di come nessuna possibilità di comunicazione o confronto mi veniva offerta. Non ero credibile cioè , senonchè negli anni a venire, quando raggiunti i 18 anni lo palesai apertamente con riti dentro casa e chiare dichiarazioni al riguardo , divenni oggetto di ridicolo, scherzi e prese in giro. Lungi dall’avermi tolto quella che per me è sempre stata una bellezza che è nata in me per vocazione e che era parte di me per Natura , il dovere essere oggetto di ridicolizzazione per anni di certo non mi aiutò a rispettarli maggiormente. Tutt’altro. La mia esperienza con i profani materialisti nasce in seno al ventre avvelenato della famiglia biologica terrena ,cui peraltro fui ben poco fui affezionata e soprattutto per la distanza che percepivo fra la mia Natura e la loro fin da molto giovane. Se questo rispetto , più o meno, lo ottenni a trent’anni e solo perchè nonostante il loro razionalismo, questa parte di me continuò a sopravvivere sempre più integralmente e nutrita con costanza, ad ogni modo non ottenni mai nessun impegno reale, che io reputo di ogni persona intelligente, perlomeno a domandare ed informarsi seriamente . Se questo fu l’inizio , e in seguito certamente ebbi modo di farmi adulto e avere maggiore credibilità, è da far notare come a fronte di questo per molti anni la mia intelligenza fu sminuita per il sol fatto di avere avuto quella che loro ritennero un deliquio surrealista. E se non poterono sradicarlo perlomeno comunque non cercarono mai di comprenderlo. Da parte mia, non cercai mai di convertirli a ciò che io ero ma tutto questo rispetto della mia Natura e di ciò che ritenevo Sacro non lo ebbi proprio da coloro con cui dovetti convivere per molti anni necessariamente. Se successivamente ebbi modo di conoscere persone con cui condividere tutto questo e anche profani materialisti che comunque perlomeno cercarono di comprendere , ciò non fu sufficiente a cambiare quella che io ritengo, giustamente, una prospettiva su di loro tutt’altro che piacevole che si era calcificata veleno dopo veleno, disprezzo dopo disprezzo. Nonostante sia sempre stato evidente , fin dai miei primi enormi successi scolastici, che la mia intelligenza era capace di sviluppi razionali analitici e elaborazioni concettuali anche su altri argomenti decisamente sopra la media e che la serietà con cui mi approcciavo alla conoscenza era qualcosa di raro, questo fu un aspetto di me sminuito e ritenuto irrilevante a fronte della mia devozione alla Causa Magica ( e a quel tempo del sorgere della mia lascivia incontrollata). Ritengo che l’intelligenza e il rispetto si debbano manifestare anche nell’uomo in quell’atteggiamento che è disposto a mettersi in discussione perlomeno davanti a qualcuno che come me, con intelligenza e serietà sempre si approcciò alle questioni magiche come a qualsiasi altra cosa. Non ho niente da stimare in colui che mi definisce pazza solo perchè non può comprendere ciò che io amo e come io vivo da dentro qualcosa che semplicemente lui non condivide. Se avessi avuto questo rispetto in seno ad una società che si fosse manifestata fin da subito, come le società pre-cristiane pagane, rispettosa e seria nei confronti di ciò che era nato in me , forse oggi questo astio non ci sarebbe. Mi è effetivamente impossibile,Izabel, rispettare una prospettiva come quella dei profani materialisti del frangente integralista , che mai vollero fare lo sforzo conoscitivo di leggere anche un solo libro dell’argomento, arroccandosi illuminisicamente sulla presunzione di un superiorità razionale che il secolarismo ha fagocitato. Se da parte mia potei rispettare la loro incapacità di sentire e la loro scelta profana , non potei invero fare altrettanto per quanto riguardava il loro atteggiamento che per me denotava solo ignoranza. Lungi cioe dall’essere una loro Forza , quel razionalismo della ragione illuminata da cui la società attuale imbellettata sorse con tutte le sue conseguenze di perdita di spessore, vidi come questo fosse in loro un limite ed una presa di posizione integralista. Non mancarono di certo chi fra di loro , denotando vera intelligenza, ebbe tutt’altro modo di porsi al riguardo iniziando a domandare con reale interesse, smettendo di fare confronti vantaggiosi e tentativi di usare il razionalismo per distruggere la mia visione. Costoro, rari , furono coloro che pur restando ciò che erano, incarnarono qualcosa che potei rispettare. Ma furono troppo pochi . Avanti alla società moderna e in particolar modo la cultura intrisa di morale neo cattolica pervasiva trasparente , mi riducevo ne più ne meno che ad un credulone, ad un irrealista. Considerando poi che nella mia vita terrena non mi sono mai esentata dall’affrontare la concretezza opprimente di tutta una serie di eventi affatto piacevoli che mi smembrarono fin da molto giovane e che ho sempre vissuto con la carne, nella carne, sperma su sperma , realmente , nel pieno lascito della materia e della sua evidenza, e che non ho mai avuto edulcorazioni , tutto questo assume diversa valenza. Il peso reale dei concetti che esprimevo,comunque andassi vivendo davvero la materia in tutto il suo squallore realista , e la lucidità che nel tempo assunsi a seguito di questo nelle mie valutazioni su qualunque altro argomento, unitamente alla mia intelligenza e serietà, scomparvero davanti a questo. Se mi si chiede quindi oggi di stimare il profano medio, colui che non studia magia, io non ne faccio una questione di cosa abbia studiato o di cosa abbia amato, ma semplicemente di come egli si è approcciato a ciò che non conosceva e non gli interessava. Ti faccio un esempio. Il discorso dell’uomo medio che no ha mai praticato sadomaso e che nella sua vita ha conosciuto solo qualche modalità del sesso con poche persone senza neanche troppa creatività, vuol relegare il fenomeno del bdsm a una banda di malati mentali. Un fenomeno complesso e sociale che si basa su tutt’altro , per chi deve difendere moralisticamente la sua cazzo di integrità pagliaccesca, viene ad esempio relegato a malattia mentale tout cour-discussione finita . Quantun que tu gli spieghi , loro continueranno ad avere questa visione. Come si può apprezzare tutto questo o anche solo rispettare ?Il discorso dell’ignorante è più o meno questo, geniale affronto alla possibilità dell’evoluzione della mente . Io chiederei a tutti coloro che intendono essere perlomeno minimamente credibili quando affermano qualcosa di rendersi anche un minimo competenti e di perlomeno fare qualche prova prima. Non mi potrà mai stare bene l’emarginazione concettuale che da una presa di posizione ignorante, relega la mia vocazione a una nullità. Il profano razionalista ignorante in materia cioe, pur non avendo motivazioni reali per escludere a priori l’esistenza di ciò che lui non ha ne sentito ne esperito , mi accusa . La sua accusa è di diverso tipo. Andiamo dallo sprezzante atteggiamento superficiale, alla critica aperta, al giudizio assoluto, alle paternali , all’indifferenza.: tutto questo con una base insuperbita che parte dal presupposto di una superiorità certa. E questa presunzione che non ammette dubbio e che eppure io comprendo, è tuttavia qualcosa di massimamente disprezzabile a parer mio. Come qualunque presunzione di superiorità che si basi su niente . E se da parte mia ho molte motivazioni reali, profonde e sentite per aver fatto le mie scelte di percorso magico e per aver sposato il sacro , comunque le mie motivazioni non saranno mai allo stesso livello di qualunque presunzione razionale per l’ignorante . Se è vero che esiste anche un panorama esoterico , soprattutto qui in Italia, poco serio, molto intriso di morale neo -cattolica e comunque molto spesso composto da gente che non ha sposato nessuna Causa profonda ma si è limitato a leggere qualche libro e sputare sentenze , e se quello che è passato a livello sociale è che la magia sia solo spiritismo, satanismo, o stregoneria da quattro soldi , esiste un ventaglio ampio di persone la cui intelligenza è stata spesa per evolversi in questa via. Fra costoro sono io . Non posso accettare che ciò per cui ho vissuto , ciò che ho amato nel profondo, ciò che mi ha dato Vita , venga relegato a stupidità da ignoranti che non hanno nessuna disponibilità dentro se stessi a mettere in dubbio tutte le loro certezze razionaliste del cazzo. Ho ammirato chi, in questo senso, ha perlomeno in modo neutro , ammesso la possibilità di non aver compreso fino a quel momento. A titolo di esempio , cara Izabel , immagina di andare a spiegare ad un musulmano integralista che da Tutta laVita vive per la sua Causa Religiosa che tutto il suo astio verso i profani è immotivato, altrettanto profano e che anche i profani hanno una loro storia e amano come lui . Certo lui avrà da raccontarti tutta la sua vita spesa a combattere contro chi gli diceva che il Dio per cui lui morirebbe non esiste . E credi che appellarsi ai valori del rispetto universale , per chi è stato oggetto di disprezzo per anni, potrebbe cambiare il suo modo di vedere la cosa ? Anni ed anni di disprezzo, io lo capisco bene , palesato o meno, non si cancellano così facilmente. E poi non vedo perchè io debba dare il meglio di me con persone che non si impegnano in alcun modo e non hanno nessuna intenzione di impegnarsi per comprendere. Spiega a questo stesso musulmano che deve rispettare tutti i credi e comprendere che anche i profani hanno la loro storia e amano. Ciò che scava grandi fosse avvelenate come il disprezzo, che conosco bene, ti avvelena così a lungo che sopravvivere a questi veleni senza cambiare è già un atto di elevazione. Posso dirti quanto ho amato il SACRO, che ho vissuto per esso, che ho fatto tutte le scelte della mia vita in base all’idea della Grande Opera. E ho fatto questo seriamente. A titolo di esempio ti faccio quest’ultimo riferimento. Da parte mia non condivido i valori familiari, il concetto di famiglia e la malsana idea che la donna debba fare figli per essere completa. Cosa succede però se vado da una brava mammina , che ha dedicato la sua vita a questa sacra famiglia, suo primo amore grandissimo a dirgli che per me , tutto ciò che per lei ha valore è una nullità , una vanità , una forma di acculturamento. Cosa succederebbe se una persona nata con l’idea dei valori familiari si fosse trovata in una società che non gli da valore, ridicolizzata e disprezzata per questo fin da giovane , solo perchè ha voluto affermare la sua visione e ciò in cui credeva senza piegarsi. Giacchè ciò che ami, lo devi dichiarare , lo devi difendere . Come potrebbe questa persona cresciuta così rispettare i profani della famiglia dopo che per tutta la sua vita hanno cercato di impedirle più o meno apertamente di essere ciò che era e comunque per questo non è mai stata credibile socialmente ? Io solo solo una, da sola non posso creare tutto il disturbo che centinaia di persone o un intero sistema possono generare. Per cui se vado io a dire questo alla mammina , lei avrà oggi una stregua di pecore che la confortano e potrà cullarsi ancora una volta, la brava mammina , nella sua apoteosi di grandezza e materna, certa che io, nella mia piccolezza, non possa arrecare danno alcuno alla sua serenità fittizia. Ebbene tutto questo va considerato, perchè non si cancella ciò che anni di ciò che ho visto hanno creato in me , ad esempio. Altri avranno altre ragioni. Certo che a 32 anni oggi, vivo molto meglio di quando ne avevo venti, anche se sono rimasta una bella figa e questo non aiuta, ma sicuramente una certa aria da adulto dà a quello che dico , dopo anni di esperienza , un peso maggiore per chi mi ascolta. A vent’anni ero solo una ragazzina, per il mondo, ossia non ero nessuno. Ero solo una figa trasgressiva con troppe idee montate in testa. Ho cavalcato la bestia dell’ignoranza restando fedele a ciò che ero nonostante tutto, ho combattuto e difeso ciò che mi apparteneva . Avanti a questo non posso dire di rispettare i profani, se i profani sono questo . Certo è che anche fra gli esoteristi vari sedicenti, i moralismi sono penetrati ed una retroguardia spiritualista , buonista , orientalista , di gente che ha preso posizione, a sua volta critica ed emargina chi come me ha scelto chiaramente la via della mano sinistra . Perchè quando è solo un uomo quello che ho davanti ed io non credo nell’uguaglianza degli esseri , è solo una scimmia che opera. Qualunque cosa faccia , se scimmia è rimasta, da scimmia lo farà . Il mio disprezzo va prima di tutto alla scimmia uomo per poi spostarsi sui diversi ambiti dove la scimmia ha lavato via profondità e serietà. Certo , siamo d’accordo ci sono le eccezioni. La nella mia esperienza globale , sono state pochissime e comunque, come dicevo sopra per il discorso della mammina, troppo poche per poter fare la differenza nel mio atteggiamento. Il discorso che faccio qua , vale certamente per qualunque ambito, ma in particolar modo per questi temi di difficile verifica. Se per un profano razionalista, secondo la cultura materialista che gli è stata inculcata, è più facile capire che lui, prima di giudicare ciò che un medico fa e dice , o ciò che un militare in guerra vive e esperisce, dovrebbe perlomeno informarsi , esperire le stesse cosa , quando andiamo in ambiti ritenuti non materiali , questa logica impeccabile svanisce. Ciòè il razionalista , che dovrebbe riconoscere razionalmente , nella sua superiore logica della ragione intatta , che senza aver prima studiato qualcosa o praticato, qualunque sua replica è vana e tanto più si erge a giudice assoluto tanto più evidenzia la sua arroganza ignorante, eppure non è così se si tratta di magia. Bella soluzione di comodo del cazzo aggiungo io!. Fa comodo la logica quando viene a proprio vantaggio e viene buttata nel cesso quando ti esporrebbe a renderti conto che ti stai contraddicendo .Tutto questo , anno dopo anno, anno dopo anno, e sono oramai 20 anni che mi occupo di magia in un modo o in un altro, non mi ha aiutato a sviluppare rispetto nei confronti dei profani. E poiché non mi ritengo ne buona ne umile , e non intendo dare la caramellina alla scimmia ben vestita che argomenta cose di cui niente sa con un sorriso scettico umanocentrico superiore, credo che questo non cambierà . Nel mio caso quindi, per concludere, non si tratta semplicemente di un generico astio emotivo nato per vanità , ma di un processo che attraverso il disprezzo che mi è stato palesato o meno, o l’indifferenza o i giudizi, ha costruito in me questa visione chiara che poggia su motivi reali ed esperienza. Non quindi un semplice moto emotivo dell’ultim ora, ma la calcificazione di una prospettiva ad oggi, che ho 32 anni, che si è nutrita di ciò che la maggior parte degli altri ha saputo mostrare e dimostrare .


Una risposta a “Sull’astio verso i profani-Risposta al commento di Izabel Lilith”

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