Sugli incontri interiori

“I concetti di morte e sessualità sono inestricabilmente connessi l’uno con l’altro .Satirno, la morte, e Venre , la vita , sono apetti gemelli della Dea. Che essi siano, in unsenso mistico, un idea, è evidenziato dalla natura dell’atto sessuale.L’attività dinamica connessa con l’impulso di conoscere, di penetrare, di illuminare, culmina in una calma, un silenzio, una cessazione di ogni sforzo che si dissolve nella tranquillità della negazione totale” Grant K. I culti dell’ombra pg 175

Qualcosa che avevo letto e riletto più e più volte e con attenzione, ma che fino ad oggi non aveva impattato così profondamente dentro di me. Dovevo prima maturare una consapevolezza mia propria, possiamo per così dire, di questa connessione Essenziale fra il sesso e la morte. Se andai più volte scrivendo che i due pilastri assiali su cui ruotò la mia esistenza materiale e la mia intera riflessione sullo scibile senonchè la struttura vibrazionale che mi vede in carne , furono sesso e morte , e due compagne di una vita terrena in memoria, e me le figurai parallele e distinte inizialmente , poi in seguito , nlla mia esperienza magica sessuale e nella vastità della mia pratica esperienziale nel sesso carnale, compresi la loro Unione sinergica , ora andavo ricomponendo i pezzi di qualcosa che si era creato su più livelli, modi e direzioni, e che che andava riconvergendo verso un unica Consapevolezza profonda. Fui chiamata al sesso fin dalle mie prime evocazioi pre adoescenziali e nelle mie molte copulazioni sottili con enti di diversa sorgenza. Centinaia di copulazioni blasfeme nella fase del sogno lucido, che a quel tempo non sapevo chiamare. Quasi ogni notte , per anni ed anni, attarversavo le dimensioni muovendomi a volontà fra mondo e mondo, in parte perennemente riattratta da un altro Universo che si infiltrava nel sogno spostandomi di attenzione e catapultandomi altrove. Imparai poi a ritrasportarmi al di qua e a trattenere lo spostamento con un atto di volontà . Nonostante la elevatissima frequenza e a oramai normalità di questa modalità del mio sognare, fu solo dopo moltissimi anni che potei dargli un nome. Non che dare un nome fosse importante, poichè nonostante tutto i mccanismi operanti e i processi di crecsita magica su quel livello, avrebbero continuato anche da soli, naturalmente . Poichè comprendo oggi, che si dia un nome a qualcosa , che si legga di esso, se tale è il POTERE DI UN ESSERE, esso sarà e crescerà. Eventualmente potervi dare un nome può servire a successive delucidazioni e chiarimenti ed eventualmente il leggerne, per affinare alcune tecniche che impiegherebbero molto tempo a venir operazionalizzate attraverso la trasmissione diretta di conoscenza da dentro a dentro. Mi resi conto ancora di questo molte volte , ma questa volta fu la più imponente. Di tutti coloro che sono comparsi al momento spazio temporale adatto, pochi , come goccie in un oceano putrido, mi distillarono. Ossia la funzione che un individuo comparso attraverso lo spazio può svolgere , è esente dal fatto di essersi incontrati o conosciuti dal vivo. Talune unioni sottili vivono di se stesso al di la della materia. Fu così che il giorno in cui finalmente, costui comparve a spiegare definendo ciò che avevo vissuto in termini a lui ben noti, fui come riabilitata da dentro in modo nuovo. Nonostante quello che andavo scrivendo avesse una valenza ed uno spessore conoscitivo e vibrazionale che raramente avevo letto altrove , e probabilmente oggi mi rispondo proprio per questo, il panorama esoterico di massa non pareva ne intendere ne apprezzare. E se fu proprio questo, come tutti i veleni in me introdotti, a spingermi ancora di più all’elevazione, quando finalmente incontrai chi aveva strumenti e potere per intedere , che quadrai il cerchio. L’incomprensibilità dei miei testi non era meno comprensibile di alcuni testi magici di grande spessore pubblicati, fatto salvo per la differenza che non erano libri e non erano scritti da uomini . Ma ebbene ritengo ad oggi, che il non aver avuto più alcuna istruzione esterna da alcuno , ne alcuna risposta su alcunchè in me avvennisse e non averne avuto per anni di sostanziale trasformazione , mi condusse ancora più in profondità nella ricerca. Tornai a quello stadio pre-adolescenziale in cui la connessione diretta operava trasformazione e bastava a se stessa e da lì mi condussi attraverso i segni dell’Universo. Quando sentii parlare del Voudon Gnostico la prima volta , subii una fascinazione profonda. Qualcosa in quel nome mi risuonava e dimorava in me , ma i miei impegni universitari in un primo momento e l’impellenza della materia mi assorbirono quel tanto di più da non permettermi di prestare occhio e udito a questa rivelazione che mi raggiungeva quieta.Come tutte le cose realmente importanti e tutte le trasformazioni reali che si fanno nell’uomo, il silenzio e l’equilibrio sono le caratteristiche che lo accompagnano. Poi in seguito scaricai i testi per leggerli, anche se il mio inizialmente fu solo un interesse intellettuale misto a un richiamo emotivo piuttosto istintivo, anche se non ancora lacerante. Arrivata alla fine della chiusura di un ciclo, mi decisi ad approfondire e liberata la mia mente da studio nozionistico e ingombri materiali, nell’atto spurio di pormi a leggere in seconda attenzione, mi riavvolsi rapidamente e con furia verso me stessa , notando finalmente ciò che stava avvevendo. Ciò che stava avvevendo avveniva comunque, come sotto la superfice poco mossa di un lago , eppure accorgermene , come l’occhio immondo dei Padri che nell’atto di guardarti ti uccide , fece la differenza. Iniziai a ripercorrere tutto il raggio temporale in cui operai, sia pure sotto coscienza, e come operai e cosa avvenne. Non avere intere settimane da dedicare solo ed esclusivamente a questo, anche se più volte dovetti rinunciare a fare dei ritiri magici in baita nonostante tutto di me lo volesse , a causa di impellenza materiali , non mi permise di accedere a ciò a cui acceddetti poi in pochi giorni di semplice lettura con la mente sgombra da necessità materiali. L’essermi cioe liberata anche solo quel poco , minimo, del pensiero finalistico verso obbiettivi materiali , ripeto, sia pure importanti, fece un enorme differenza e la fece con rapidità enaudita.

“Ora ,in questi giorni , io vi chiedo di cercare i vostri ricordi ,perchè grandi accordi sono vicini. L’iniziatore di tutti i ricordi è la vostra anima .La vita è desiderio, la Morte è riforma. …io sono la resurrezione…io che trascendo l’estasi con l’estasi, meditando sul non-bisogno di essere nell’amore di se'”A.O.S Affermazione di Fede di Zos Vel Thanatos

Quando incontrai questo che vidi, fui come folgorata da ciò che al contempo compresi e al contempo compresi di non aver visto. Ossia l’opulenza di questa magnificenza che mi stava chiamando a gran voce era talmente opulente da essersi resa pervasiva e perciò silenziosa e basale. La basalità su cui stavo andando già da tempo, e che rinvenni ancor più indietro negli anni , essere stata la causa di quella che chiamai ” L’attivazione di una nuova parte di emisferi celebrale sinistro ” ad opera di infusione di energia sessuale invertita , che generò prima la sensazione di esser morta , poi un angoscia atavica totale che mi distrusse e subito dopo una risorgenza ad una Nuova vista cui corrispose uno stato alterato come da sostanze chimiche introdotte(che però non erano state introdotte) e che durò per 24 ore in cui ebbi una costante midriasi unita ad una lucidità eroto-comatosa dalla sensorialità iper ricettiva e dalla totale consapevolezza immediata di ogni cosa. Oltre a questo che ancora a quel tempo non mi fu spiegato , anche perchè chi lo vide fu lui stesso sorpreso di ciò che vide inspiegabilmente, altre circostanze mi videro dopo qualche anno di latenza, iniziare il mio percorso con il sangue e la magia del sangue. Andavo prendendo conntatto con questo elemento mese dopo mese e anno dopo anno , fino a che iniziai ad impiegarlo con frequenza unito al sesso, lasciandomi inebriare dall’odore pungente del ferro misto al sudore ed alle secrezioni. L’esperienza sempre più frequente di queste esperienze, di cui alcune rituali, altre senza origine rituale , mi posero in contatto con una parte di me animale, oscena e selvaggia. Ma ancora , tutto questo andava cambiando il modo in cui reagivo al Mondo e alla Vita terrena, il modo del rituale e la mia struttura del pensare, e il cambiamento lentamente andava sradicando qualcosa a poco a poco, senza che trovassi risposta o nome a tutto questo presso alcuno o alcun testo. E ritornando al discorso precedente, mi accorsi leggendo ora che molto di ciò che volevo sapere era scritto ed era stato da me letto, ma a quel tempo la mia attenzione non si era posata su quei concetti in modo viscerale, limitandosi a scorrere le frasi. Lessi ciò che volevo leggere e lasciai in quegli stessi testi ciò che più avanti andai cercando lontano. Arrivai al punto in cui cessai di leggere ogni libro alla ricerca del nome , e anche se con un certo senso di insoddisfazione, continuai a seguire i miei tempi e la mia natura fuori da ogni inclusione categoriale. E se questo finì con il bastarmi , e con il superarsi , ciononostante quando quel nome Voudon Gnostic mi fu pronunciato e ne lessi, fu come tornare a Nuova Vita. Io mi sposai con l’idea e ne divenni parte affamata . C’era qualcosa in questo che mi richiamava fuori e al contempo dentro ogni regola, e che pur non essendo l’ente , a livello vibrazionale si avvicinava moltissimo a qualcosa che non solo stavo cercando, ma avevo già iniziato a praticare senza dargli nome. E’ anche per questo che dico che ciò che deve avvenire, secondo legge e Natura , avviene comunque , anche senza nome, operando in un silenzio pregno di Natura, se colui che così va operando rispetta sempre e solo la sua Natura e la sua legge.

“Versa il tuo sangue o uomo non più tuo. Tutto questo stringere e stringere alla fine ti avrebbe raggiunto. Come la coltre oscena di ciò che Senza Nome ti si posò addosso e poi lentamente, generò costellazioni e mondi al tuo interno. Febbrili stenti e apparati stanchi di arrancare miraggi, i tuoi paventati stracci non fermeranno quest’opera . Essa inizia prima dell’inizio dei tempi, e corona il termine amato con il suo lungimirante apparato senziente. Ti guarda con la ferocia gelida della Necessità Naturale e ti si palesa talvolta, per indicarti il tempo e il modo. Danza insieme alle acquile se vuoi che questo ti giunga stretto al punto giusto nel momento della tua massima altezza. Poichè quando si stringono i nodi , un ciclo si chiude e realizza tutto il suo Potere . Se sarai dentro e fuori nel punto giusto in cui essi diverranno un Unico Cuore e Vita,diverrai Eterno”cit.Lilitu

Fu come tornare bambina e vergine troia ancora una volta. Fui rianimata nel profondo e riaccesa con Nuova Vita. Mi rinvenni come colui che cerca senza sapere di stare cercando e quando trova , comprende al contempo la frattura profonda che fino a quel momento mancava di rimepimento e la vede nel momento stesso in cui viene riempita. Un entusiasmo vagamente “solare ” , di una nera solarità nuova, mi pervase all’incontro con ciò che trovai. Sogni liquidi di sangue e morte, putrida morte ed oscene uccisioni , morte e altra morte iniziò già da parecchi mesi a diventare il centro tematico di tutti i miei sogni. Morte e sangue. Morte e sangue. Fino a che un giorno sognai l’altra me, quella che al contempo sono ed ancora non sono divenuta. Quel sogno mi toccò profodamente. Nel vedermi così oscenamente ferina eppur quieta, divenuta nero serpente che in sielenzio sol è se stesso, in quella vice e in quello sguardo , connessi a quel tempo il resto. Cercai ancora una volta di spiegarmi , ma come oramai avveniva da molti anni, nessuno era più in grado di penetrare o anche solo comprendere il livello in cui mi ero spinta. E se non andavo più cercando , fu proprio nel momento del mio arrendermi ad una ricerca che ritenni vana , che mi raggiunse qualcosa dal profondo. Si fece spazio attraverso la materia e mi comparse davanti quieto. Se era sempe stato lì e non lo avevo mai visto, era perchè non potevo vederlo. Ed allora intesi completamente cosa significava ” Colui che Vuole vedere Vedrà” . Non aveva improvvisamente più alcuna importanza qualuqneu altro percorso di altri o da altri idolatrato .Non aveva neanche importanza tutto questo invero. Faceva la diffrenza dentro di me, mi riquadrava perfettamente inserendosi al momento esatto nel punto esatto. E fu a quel punto che la mia già avanzata riflessione sulla rinuncia dell’idea si prese nuova dimensione. Era già da tempo che stavo impegandomi attivamente alla disgregazione progressiva di qualunque modo dell’umano attaccamento e di qualunque forma-dipendente di pensiero da ciò che mi attraeva. La materia e la sua arroganza con i suoi tentacoli , cercavano a più riprese di legarsi alla mia attenzione, ma ciononostante mi era sempre parso ovvio che

“Ogni spostamento dell’attenzione sugli umani attaccamenti , allontana dalla via ascendente “.

Umani attaccamenti di ogni tipo, anche se l’unica fonte di attrattiva per me era il sesso . Invero non avevo avuto alcuna difficoltà a smantellare il concetto di umana amicizia dalla sua ipocrisia strumentalizzante , o ancora tutte le forme di affetto verso familiari o cari. Amavo oramai più il solo cielo, i figli, i gatti , e gli uniti da eoni al di la della forma. Tutto il resto mi pareva umana follia , condivisa e data per normale , che contribuiva invero a disabituare tutti al pensiero elevato creando catene di vampirismi . Mi restava appunto come dicevo, il mio diletto osceno compagno di tutta la vita, ossia il sesso. Il sesso, aveva pervaso i miei luoghi e la mia mente, rapendomi talvolta in desideri di altri che mi avevano assorbita. Ora , avrei bandito anche questa ultima forma dell’attaccamento per trasformarla in qualcosa di più elevato. Se già avevo iniziato questo processo in qualche modo, divenendo sempre più selvaggia, animale ed oscena, disincarnando il sesso da tutto ciò che aveva di sentimentale e umano, ora dovevo rinunciare all’idea per riapprociarmi ad essa distaccata . E da lì mi sarei immersa in ciò che di più primordiale vive nella carne. La mia enorme esperienza sessuale magica e profana mi aveva permesso di raggiungere una consapevolezza e una naturalezza nel sesso , unita ad un oscenità svincolata da ogni morale e questo mi aveva avvicinato alla corrente di cui scrivo. Ero stata cioe condotta da me stessa in una metamorfosi catartica cui non diedi nome , e nel momento in cui potei darglielo, fu come essere portata davanti all’altare dell’oltretomba. Fui consacrata nell’atto di dare un nome, una forma, a ciò che avvenente e partorente andava fagocitando se stesso in tutti i modi. Santissima troia immolata all’altare degli esecrabili , nera puttana nel ventre di tenebra , venivo finalmente lacerata dall’abominio del latente strazio senza forma che in me sorgeva . Sorgeva dalla carne, dal sangue , e dai sogni di sangue e morte. Stava prendendo spazio nel largo della mia esistenza terrena, lentamente coltivava nel gelo del mio Sguardo Perfetto e su più livello.

“…..questa servirà a salvare l’umanità da coloro che vogliono cercare di proibire e inibire , sopprimere e reprimere, in una parola di “rivestire” la spinta fondamentale del genio creativo che l’uomo condivide con gli animali, che non hanno mai perso il loro potere di creare perchè i loro corpi non sono stati soffocati in naturalezza del vestire e dei costumi”Bertiaux.M

Se avevo dato fastidio e speravo di poterne dare ancora molto agli ipocriti di tutti i tempi che avevano cercato in modo subdolo e retroattivo di limitare la mia portata concettuale e reale , come ente e come donna, e se questo non aveva fatto che accendermi , poichè vissuta nei veleni e nutrita di veleni , ora essi erano da me amati e metabolizzati molt bene , questo non aveva intaccato invero coloro che lungi dall’operare confronti , avevano condotto il loro percorso in sano individualismo. Se fosse stato per tutti così, se tutti cioe avessero smesso di operare confronti fra ciò che sono e ciò che loro si vedono , o meglio fra ciò che loro vogliono vedere di me e ciò che vogliono vedere di se stessi (che è la stessa cosa) non avrei mangiato dallo sterco degli empi così copiosamente e la vertigine forse non mi avrebbe raggiunto così ferocemente. Ciò perchè attraverso l’evoluzione in me della “furia” , come fase necessaria, ebbi accesso a quel margine sottile al confine fra gli opposti e mi sconvolsi nell’atto di lacerarmi con piacere e dionisiacamente blasfema. Tutto questo eleggere al bello e al buono la mediocrità , tutto questo urlare di scimmie e di altruismo , di bontà e altra gentilezza, non mi avrebbe occupata così tanto se fosse occorsa in modo autonomo, di per se finito . Ma non fu così . Poichè era necessario piegare le monadi a questo modo di vedere e pensare, ammonire e operare confronti. Come ho gia detto in passato. Se divenir madre diventa un distintivo regale dalla cui altezza guidicare chi diversamente ha operato , sono costretta a replicare il mio pensiero. Il mio pensiero in risposta di colui che senza alcuna lucidità si inganna e vuole portare anche me nella sua barca e’necessario, poichè finchè starò in silenzio lui continuerà a nutrirsi come un vampiro. E il vampiro va fermato con la parola di chiarezza. Egli a quel punto andrà lontano dove non potrà più udirti. E se tutto questo poteva essere anche compreso nei profani , ancora riguardai l’orizzonte liquido dei molti acquirenti e decisi che l’unico modo per ritrovarsi e divenire era stare da soli. Mi allontanai così dai molti di molti tipi e nel farlo, oggi, mi accorgo di quanta bellezza abbia fagocitato attorno nell’evolversi del tempo a tale riguardo. Nel silenzio stante di ciò che conservai crebbe la Natura cui poi accedetti in Nuova Fase attraverso la Vista Rinnovata dalla Rivelazione. E questo di certo è solo un altra fase, come tutto procede per cicli. Dovevo sacrificare l’idea ultima che mi era rimasta attaccata , per poter procedere realmente . Era non solo più evidente ma finalmente chiaro che

“Non esiste nessuna possibilità per un uomo che non si sia liberato dall’attaccamento verso le molte attrattive della materia e dal modo basso di volerle , di elevarsi. Qualcunque desiderio finalizzato, qualunque unione nel possesso , qualcunque violazione della libertà altrui , qualunque dipendenza , allontara dall’Opera. Se all’inizio può parare un sacrificio, ciò che è un sacrificio in effetti del basso , e se per convenzione circondati da convenzioni, ci convinciamo poi anche solo poco, che non sia così, questo ci rallenterà. Bisogna recidere completamente ciò che attacca alla materia, senza rinunciare a viverla, ma anzi vivendola in modo ancor più profondo ed elevato. Questo significa quindi liberarsi da un Modo di Volere secondo la legge di gravità che abbassa. Se tutto ciò che cade, riporta alla carne di cui siamo composti, attraverso quella stessa carne dobbiamo oltrepassarci e poi tornare. Fare cerchi e altri cerchi per ricentrarci ogni volta. Trovare la propria via , oltre ogni confronto e senza avere per fine altro che se stessi, cambia il modo di viversi da dentro. Già da solo , solo questo, è un propulsore per l’eternità in Vita “cit.Lilitu

“Vai in ogni dove tu abbia affinità seminali: così dicono i Satiri.”A.O.S

Contaminare la via degli altri assumendosi a principio esempio vivente di ciò che dovrebbe essere non solo è un atto di massima Ignoranza , ma tradisce tutto ciò che di Bello esiste nell’uomo , ossia il suo Principio Animale vivente o Stella nella cui Unicità ed espressione è riposto ogni Potere. Togliendo ad un uomo la possibilità di essere se stesso , gli si toglie la Vita. Ciò che non ho permesso a nessuno , chiunque egli fosse , dal momento in cui mi resi conto della Sacralità dell’esserci e ciò che non permetterò mai a nessuno , quantunque animato sia da buoni propositi e parole ben congegnate. E questo è ciò che vorrei per l’uomo libero, il cui pensiero scimmia sia elevato a libertà che cresce, e le cui gesta servano la libertà intrepida dell’eroe mai pago. Lilitu