Poserà per un mensile del settore funerario, è l’autrice di ‘Puttane, il seme del male’. Si racconta Lilith, escort professionista dal 2008, è nata e vive a Torino ma c’è un filo che da 10 anni la lega all’Umbria: l’amicizia col collezionista di auto funebri Enrico Fratini. Presto la 33enne tornerà in provincia di Terni, all’agriturismo La Cristalla, a Toscolano per un servizio fotografico da ‘esequie sexy’ per il mensile del settore funerario ‘Tecnica’.

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Esequie sexy «Mi avessero proposto scatti con una mise elegante su un albero di mele, probabilmente avrei detto no, questa idea invece mi piace proprio tanto». Appassionata di occultismo, esoterismo, pagana da quando ha 13 anni e solita fotografarsi con i teschi, Lilith è laureata  in scienze tecniche e psicologiche e sta studiando per la specialistica in Scienze della mente. Tra i due percorsi universitari ha scritto il suo secondo libro ‘Voodoo gnostico’ (Aradia edizioni) e pubblicato finalmente quello scritto nel 2010 e al quale tiene particolarmente ‘Puttane, il seme del male’ (edito Gds).

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Lilith È lì che è inscritto il messaggio che Lilith vuole gridare alla società: «Basta coi pregiudizi e col silenzio sessista, stop a stupidi stereotipi, le escort non sono per forza ignoranti come si dice. Prima di intraprendere questa professione ero fotomodella, ma quello è un mondo in cui regna la superficialità e mi ero profondamente stancata di fare il pagliaccio. Quello che faccio adesso, mi da sempre più soddisfazione. ‘Puttane il seme del male’ – spiega la 33enne torinese – nasce proprio nel periodo in cui ho realizzato di non essere più soddisfatta della mia vita e del mio lavoro da fotomodella. Nel libro offro invece una visione della vita da escort dall’interno. Nessun raccontino puramente erotico – puntualizza – il livello di analisi della mia categoria è psicosociale, la mia musa ispiratrice è stata la negatività di cui sono solita nutrirmi in ciascuna delle declinazioni della mia personalità, ne ho diverse».

Puttane, il seme del male Quello che dovrebbe emergere leggendo le sue pagine insomma è un po’ quello che Lilith pensa della sua professione: «Fare la escort mi ha permesso una straordinaria crescita relazionale, ho incontrato tanta sofferenza, tante storie diverse ed entrare in contatto con la drammaticità, senza filtri, per me è bellissimo. I clienti che mi parlano mi danno l’opportunità di aprirmi al mondo come altrimenti non saprei fare perché sono una tipa solitaria». Aspetti negativi «Di contro c’è che la categoria soffre il disprezzo sociale ed è inanellata in un sistema di stereotipi assurdo per cui molte mie colleghe vivono nell’ombra, io invece ho pensato solamente a combattere questo stato di cose e a professionalizzarmi sempre più, ho anche un sito internet». Lavoro molto o poco remunerativo: «La crisi si è fatta sentire anche nel mio settore, quindi mi sono ridimensionata ma si guadagna comunque sempre discretamente».

Il collezionista di carri funebri Con Enrico si sono conosciuti  anni fa ad una fiera motociclistica: «Ero ancora fotomodella performer, lui era con la sua fidanzata. Per lungo tempo non ci siamo sentiti ma siamo comunque sempre rimasti amici, sono stata da lui all’agriturismo anche per degli spettacoli. Lui ha una fissa per la morte – dice – io invece sono un’occultista, sono molto contenta di comparire sulle auto funebri, mi piace da morire».

@martarosati28