E’ la mediocrità con cui l’umanità attuale, nella sua maggior parte , ha scelto di esprimere se stessa, per lo più a disgustarmi. Una mediocrità concettuale, fattuale, interiore, sottile, comunicativa che ne ha legato le categorie del pensiero ad artefatti privi di potere ed altezza. L’adattamento sociale, cui è andata incontro a seguito della necessità di conservare il senso rassicurante del proprio pensarsi, ha eretto categorie di pensiero da cui sono scaturite scelte e manifestazioni. IO vedo, in alcuni individui sparsi per il Mondo,la latente primordialità che altro non può essere che libera da vincoli o dipendenza da altro che non sia se stesso. L’orrenda tendenza al possesso di qualunque investimento fuori da se, non è che un altra caratteristica comorbile che deriva a sua volta dalla mancanza del coragio di erigersi come Re coronati. Nel vedere qua e là sparsi, individui ella cui Libertà era la magnifica espressione di ogni cosa, e la liberazione del Potere contenuto in essi, legati a ciò che la bassa umanità, nel suo infetto e disarmonioso replicarsi, comprendo senza condividere. Dissento e sono convinta, senza nessuna umiltà, di stare vedendo le cose come andrebbero viste. Invero se non fossi dotata di una mente capace di riflettere su se stessa, potrebbe anche non interessarmi, come avviene a ciò che non appartiene a questo Mondo. Ma l’esenzione totale da questa forma di valutazione non è invero possibile in un corpo, poichè la mente necessariamente sostiene i processi elaborativi e crea a partire da essi. E’ per questo che l’affermazione di chi afferma di non giuicare è oltremodo parossistica. Se così non fosse, non avremmo niente da dire. Il giudizio viene emesso già al livello emotivo, poichè l’emozione è un espressione posturale di un atteggiamento interiore che denota l’avere una posizione propria. E’ possibile limitare le conseguenze intrusive di questo effetto, ed è possibile ampliare la propria visione fino a comprendere tutto il comprensibile e quindi assimilando le diverse forme di Visioni da altri Mondi e livelli, Vedere come stanno le cose. Sono molti pochi, troppi pochi, coloro che si sono assunti la piena responsabilità della loro totale libertà espressiva e fattuale, dichiarando sopra ogni cosa la soranità assoluta del loro essere su qualunque forma di imposizione esterna. Se è la necessità di fornicazione animale, quella che per lo più regge le logiche del possesso, stavo riflettendo, l’esenzione dall’egoicità personificata che produce poi la pretesa giustificata di questo, tutto si sarebbe potuto risolvere con uno slanio evolutivo. Pensare di poter possedere qualcuno, dichiarandone il “mio”, stabilendone confini, pretendendo al contrario tutta una serie di cose, stabilendo norme a cui farlo assoggettare, costringendolo quindi spesso a diventare quello che altrimenti non sarebbe, ossia un bugiardo, introducendo nella sua vita la necessità di nascondere e nascondersi, non ha niente a che fare con l’amore, non ha niente a che fare con la libertà e la vera condivisione. E’ una bellissima malia, dove a rassicurante fonte da cui si può nutrire il proprio ego, introduce van strati di fittizzia autostima e sicurezza, che crollano come polverine al vento, appena si conosce la verità. Lo stupore mai esausto e la sofferenza generata dalla consapevolezza che la propria preda, il proprio possesso, aveva maturato propre visioni, proprie volontà, agito di nascosto, perso trasparenza, diventa un accusa all’altro, che si trasforma in oggetto da disprezzare. Invece di biasimare se stessi, per aver preteso l’impretendibile, solo perchè giustificati da un sistema socio culturale che sostiene e riproduce questi meccanismi di basso vampirismo, disprezzano l’altro. L’importante è sempre e comunque preservare la propria idee di giustificabilità, pretendere ancora e incrementare il nutrimento per il proprio ego. Non c’è niente di bello nell’affermazione di possesso altrui, non c’è niente di elevato nel piegarsi alla necessità del dipendere da qualcuno. Non bisognerebbe accettare nessun compromesso vantaggioso che derivi da meccanismi simili, pretendendo sempre e solo la libertà. Odo molte parole dei molti, donne o uomini che siano, nelle cui affermazioni si respira la potenziale espressione di un sè perduto eoni addietro, la cui manifestazione latente sopravviene come a tratti, quasi a ricordare che ancora esiste a sostenere la carcassa. Non bisognerebbe accettare le gioie di superficie che dona la rassicurante tranquillità del conosciuto trattenuto fra staccionate che chiudono la vista dell’orizzonte. Volevano fare molte cose, volevano conoscere fin dove potevano arrivare, desideravano abbracciare il Senso della Vita, alzare gli occhi alle vette e respirare Grandezza; Sostenevano di mala voglia il peso delle imposizioni che si erano trascinati fino a non potersene più liberare, come catene che si fanno sempre più spesse,o decantavano le virtù soporifere del rassicurante afflato di una certezza sostenuta dalla replicazione della mediocrità sociale. Alcuni di loro, prima o poi, facevano un salto di qualità. Forse solo per pochi anni, infine, arrivavano a realizzare , in opere e parole, quello che avevano sempre voluto e che gli altri gli avevano impedito di fare. Tutto quello che un uomo decide di assumere come parte della sua vita è una sua scelta, e tutto quello che deriva da questo è causa sua. La Natura guarda spietata questa realtà senza emettere un suono e lo squillo di tromba della Morte si avvicina ad ogni passo. Se gli andavi a spiegare, come ho fatto io in alcuni casi, che nessun Vero Amore e nessuna Vera Bellezza, è nell’appropriazione di qualcuno e nel possesso, in fondo a loro stessi, non volevano ascoltare. Anche fra gli uomini che più o reputato intelligenti questo è avvenuto. Se mi chiedo il motivo, nella maggior parte dei casi oggi, lo riconduco ad una semplice necessità fisiologica, ossia scopare. Il problema in natura non si porrebbe invero, se la Natura fosse stata compresa, seguita, rispettata, esibita, fuori da vincoli soci-culturali, allontanandosi da egoiche necessità, ricercando prima di tutto il sè. Ci si accorgerebbe così di quanto la necessità fisiologica abia spinto ad accettare compromessi vari che alla fine sono divenuti abitudine, come l’abitudine dell’aria inquinata o del rumore del traffico. E poi l’Oblio. Uomini liberi, affermano di essere liberi. Forse lo erano un tempo, forse lo sono stati, ma non oggi. Pochissimi possono affermare di avere lottato veramente per rispettare questa loro libertà essenziale e sostanziale, limitando i danni alla propria espressione, per amore di se stessi. A chiunque tutto questo vada bene, se si trova accettabile o meno per svariati inifiniti motivi causali o conseguenti, solo perchè vanagloriosamente l’apparenza di tutto questo fagocita l’apprezzamento generale e sostiene la comunicazione allo stesso livello dell’essere, dico che non ci siamo. Non ci siamo proprio. Saper sostenere il proprio peso dell’essere, abbandonare tutto il bello e il buono che mediocramente ci circonda anche se le apparenze paiono di decoro, è un dovere per chi si dichiari un Re. Inaccettabile dichiarazione auto.giutificante quella di chi ha arginato le proprie possibilità in ogni linea, per seguire la velocità di un altro o per ritracciare le sue orme. Se esistono affinità seminali, di sicuro non si comportano in questo modo. Se esiste la possibilità di Amare qualcuno veramente, di amare qualcosa completamente, è solo nella libertà data e ricevuta. Nessuna grandezza stà ne nell’assoggettare e nell’accettare di essere assoggettati: due forme di bassezza per comodo. Il tempo terrestre scorre, come la linfa della vita della terra tramite le sue vene, trasforma, muta, amplia, permette visioni. La consapevolezza della mortalità dovrebbe indurre a ricercare l’ampiezza in Vita. Vedo lo scorrere del tempo nelle sue trame e le infinite possibilità che la libertà reciproca avrebbe altrimenti offerto, se il possesso non fosse diventata una stupida moda. Preferisco appartenere alla Morte, e ai Reami del Senza Forma, che intessere altri elementi in questa struttura. Poichè quando mi Corono, infetta ed altissima come mi percepisco, posso muovermi in ogni direzione senza contravvenire ad altro che alla legge degli Dei, che è l’unica legge che accetto di seguire. E mi rendo conto che la tentazione è spesso molto forte. Guardi al piccolo uomo che ti si para davanti, alla sua mente e alla sua capacità di volare in altre terre. Sarebbe stato molto bello, forse, chi lo sà, abbracciare insieme il tramonto sul Gran Canyon, forse, chi lo sà. Conveniamo entrambi che la Vita non è quattro mura di casa ben laccate o l’ordine esteriore con cui hai cercato di incarnare un equilibrio che è solo sostanziale. Irrilevanti misure di paragone in fondo. Ma là, potenzialmente infinite scorrevano le possibilità che il mortale tempo ci aveva dato. Se avevo guardato a qualcuno o qualcosa in qualche modo, lo avevo fatto infine nell’Idea di quello che sarebbe potuto essere invece che nei fatti. E non perchè i fatti fossero più reali dell’Idea, ma perchè era nell’Idea che rivedevo un Uomo spesso, molto più che nelle sue effettive scelte. Vedevo nelle diverse trame del tempo ciò che era stato in altri tempi e in altre vie. In fondo era stata una sua scelta, e in questo rispettavo al sua libertà, anche se si era espressa in orizzontale. Se volessi condividere la libertà di un altro, concedendogli la Vista della mia Anima, ricercando in questo una presenza mai paga e al contempo Reale, oggi sò che prima o poi, a me no che la nostra Visione dell’essere non sia la medesima, si svenderebbe a qualche forma di possesso. Potrebbe avere abbracciato le altezze libere per anni ed anni, ma arriverebbe poi ad un certo punto in cui si domanderebbe cosa possiede infine e si dovrebbe rispondere Niente. Ebbene, io gli risponderei che egli possiede la più grande delle Sostanze, ossia se stesso. Ma questo Niente non gli sarebbe più sufficiente e spinto dal trenino terrestre andrebbe verso il suo naufragio, su una bellissima barca comoda e un sorriso contento sulle labbra. E sarebbe una grande perdita per L’universo, ancor prima che per me, perchè se ci fossero più esempi di Uomini liberi che propagano libertà, creano libertà e contrastino il possesso, altri uomini germinerebbero forse qualcosa prima o poi. Non sono le mie parole ne le sue, quelle che faranno la differenza. Le parole sono bandierine al vento quando non sostenute da scelte coerenti. E mantenere la coerenza strutturale fra la Fede, L’iDEA, IL Pensiero e gli atti, è per chi ha il coraggio di assumersi la responsabilità che questo incarna complessivamento e il peso dell’essere. Non c’è niente che io voglia così tanto, infondo, mi sono detta, qui in questa terra, se è fatto di materia. Prima o poi mi ammorberebbe. Anche nel canyon al tramonto, chiederei la sua anima, la sua essenza. Unioni che celebrano l’evoluzione e la libertà fuori dal tempo, e non pretendono nient’altro dall’altro che il suo essere. Sono pochi coloro che hanno convenuto dentro di loro che è così, che questa alarità divina li avrebbe condotti ovunque, da soli e con tutto l’Universo, fino al giorno della loro trasformazione terrena. Immagina un tempo dove entrambi, gli avrei voluto dire almeno quanto non l’avrei mai fatto, abbiamo compreso il valore della nostra Libertà e ne abbiamo fatto scettro di Vita. Avresti potuto incontare poche anime capaci di colmarti così, liberamente, da dentro, senza assoggettamenti e mediocrità. Ma guardando a questo pezzo di ampiezza che ti ho offerto in silenzio, hai operato distingui e hai tracciato dividendi feroci. Credevi che un giorno, tutto questo avrebbe avuto fine anche per me, e lo credevi solo perchè non sapevi che ero sposata con la Morte. Avresti diviso con me altri Mondi, e avresti dovuto accettare la mia appartenenza al senza Forma. Non saresti mai venuto prima della Morte, ma avresti fatto la differenza in Vita. Se solo fossi stato capace di essere un Re. Ma era troppo dolce il dolce dopo l’amaro e la vista della vallata spianata dove poter volare al sicuro ti ha rapito. Se posso comprenderlo, come per altri che vidi, sò anche che questo ha spento in te la Fiamma che ardeva in profondità. Uomini nella cui libertà era Potere e Bellezza, svenduti al compromesso per la famelica necessità del sentirsi potenti su un alto, e nei cui possessi che essi pavenano con Gloria è solo il loro fallimento. Ed ecco che ripensando a tutti coloro che ho così argomentato in silenzio, e a cui non andrò certo a spiegare ciò che Vedo, Comprendo la Necessità che mi lega al Senza Forma. Sono oramai ripiegata, sospinta, attraversata, dal senno dei primordi e ciò che vedo qua, lo vedo come attraverso un telaio opaco. Sono sospinta altrove ma eppure giacciò qua e ad ogni risveglio osservo la necessità che chiama. Necessità che segue la legge della terra. Devo trascorrere in qualche modo questo terrestre tempo e lo faccio inseguendo le tracce degli altri Universi che qui Vivono. Guardo i teatrini sulfurei, i molti teatrini che mi si parano davanti e immagino di farne temporanemante parte. Ma mi basta sempre meno tempo per prendere consapevolezza della mia Chiamata altrove e della Natura nel cui Amore sono tutta Avvolta. L’inganno dei sensi richiama la carne. Penso quindi a scopare. Anche se nessuna terrestre unione sessuale è neanche lontanamente avvicinabile alla sensazionale esperienza di unirsi con enti, finchè sono qua, trovo che l’attività sessuale sia quella che più proficuamente occupa il mio tempo. Mi nutre, mi nutro, mi effonde. L’umanità ha saputo rendere mediocre anche questo, il Potere del Sesso, limitandone l’espressione all’oppobile, al desueto, ricambiandone i connotati. Così come si è svenduta la libertà dell’anima e quella del corpo, allo stesso modo si è confinato il potere espressivo del Sesso. Un Umanità che nella sua maggioranza e nei suoi molti modi, nella mediocrità ha scavato la sua fossa. E intanto Tutto attende che essa finisca il suo corso. Così come la Natura nella sua incommensurabile e potentissima spietatezza osserva, tutta l’importanza che l’Umanità ha dato alle sue mediocri proprietà, scomparirà senza nessun commento. Silenzio sulla vanagloria e silenzio sui palazzi. Nessuna parola, nessun possesso, nessuna illusione. Il Potere tornerà al Potere e la mediocrità scomparirà nella stessa materia da cui è stata partorita, con essa e non oltre. Alcuni diverranno eterni, risorgendo in Altri Mondi, poichè così come operarono in terra, se tali Opere erano Creazione, si incarnerà nelle trame di altri livelli. Terra alla terra, Potere al Potere. 
Così come è sempre stato e tornerà ad essere. Amen
And ‘the mediocrity with which the present humanity, in its majority, chose to express herself, mostly disgust. Mediocrity conceptual, factual, inner, subtle, communicative who has linked the categories of thought to artifacts without power and height. The social adaptation, that it had suffered as a result of the need to preserve a sense of reassuring just thought of, erected categories of thought which has led to choices and events. I see, in some individuals around the world, the latent primordial what else can only be free of constraints or reliance on anything but himself. The horrible tendency to hold any investments outside though, is not that another feature comorbid which in turn derives from the lack of coragio to set itself up as a king crowned. Seeing scattered here and there, individuals whose freedom she was the magnificent expression of everything, and the liberation of the power contained in them, related to what the low humanity, in his infected and replicating disarmonioso, understand without sharing. I disagree and I am convinced, without any humility, to be seeing things as should be seen. Indeed, if I were not with a mind capable of reflecting on itself, it may not be interested, as has taken place that does not belong to this world. But total exemption from this form of assessment is not really possible in a body, as the mind necessarily supports the computing processes and creates from them. And ‘why the claim of those who say they do not giuicare is extremely paroxysmal. If not, we would have nothing to say. The judgment is made already at an emotional level, because the emotion is an expression of an interior attitude postural denoting have a position of their own. And ‘possible to limit the impact of this effect intrusive, and you can expand your vision to include all the understandable and then assimilating the various forms of Visions from other worlds and levels, see how things are. They are very few, too few, those who have assumed the responsibility for their total freedom of expression and factual, stating above all the absolute soranità of their being on any form of external imposition. If you need to fornication animal, one that mostly holds the logic of possession, I was thinking, the exemption dall’egoicità personified that then produces the justified claim of this, everything could have been resolved with a slanio evolutionary. Think you can have someone, declaring “my”, establishing boundaries, claiming the contrary a number of things, establishing rules that make it subject, forcing him so often to become who otherwise would not have, that is a liar, introducing in his life the need to conceal and hide, it has nothing to do with love, has nothing to do with freedom and true sharing. It ‘a beautiful enchantment, where a reassuring source from which you can feed his ego, introduces van fittizzia layers of self-esteem and security, collapsing as powders to the wind, just know the truth. Amazement never exhausted and suffering generated by the knowledge that their prey, their possession, had matured propre visions, their willingness, acted in secret, lost transparency, become a prosecution to another, that becomes the subject of scorn. Instead of blaming themselves for having demanded the impretendibile, just because justified by a socio cultural supports and reproduces these mechanisms of bottom vampirism, despise the other. The important thing is to always preserve their ideas of justifiability, and still expect to increase the nourishment for your ego. There is nothing beautiful in the statement of possession of others, there is nothing higher in the bow to the necessity of depending on someone. We should not accept any compromise beneficial to derive from similar mechanisms, demanding only ever freedom. I hear many words of many, women or men who are, in the statements which you can feel the potential expression of a self lost eons ago, when the event occurs as latent at times, as if to remind that still exists to support the carcass. We should not accept the joys of living that gives the reassuring calm of known held between fences that enclose the view of the horizon. They wanted to do many things, they wanted to know how far they could get, wanted to embrace the Meaning of Life, raise your eyes to the heights and breathe size; They supported reluctantly the weight of the charges that were dragged until it defies more free, like chains that are becoming thicker, and extolled the virtues of the soporific reassuring breath of certainty supported by the replication of social mediocrity. Some of them, sooner or later, made a quantum leap. Perhaps only for a few years, finally they came to realize, in deed and word, what they had always wanted, and that others had prevented him from doing. All a man decides to take as part of his life is his choice, and everything that comes from this is because of him. Nature looks grim reality that without a sound and the clarion call of Death approaches each step. If you went to explain, as I did in some cases, that no true love and no True Beauty is in the appropriation of someone in possession, at the bottom of themselves, they would not listen. Even among men who more or reputed intelligent this happened. If I wonder why, in most cases today, bring him to a simple physiological necessity, that fuck. The problem would not arise in nature indeed, if Nature had been understood, followed, respected, performed, outside members-cultural constraints, moving away from ego needs, seeking first of all himself. It would realize how well the physiological need abia pushed to accept various compromises that eventually became a habit, like the habit of polluted air or traffic noise. And then Oblivion. Free men, claiming to be free. Perhaps they once were, maybe they were, but not now. Very few can claim to have really fought to respect this essential freedom and substantial, limiting the damage to their expression, for the sake of themselves. To whom all this is fine, if it is acceptable or not for several reasons Inifiniti causal or consequential only because boastfully appearance of that engulfs the general appreciation and supports communication at the same level of being, say that there are. We did not own. Knowing how to support its own weight of being, give all the beauty and the good that surrounds us mediocramente though appearances seem decorum, is a must for those who declare a king. Unacceptable auto.giutificante statement to those who have curbed their possibility in every line, to follow the speed of another or to retrace his steps. If there are similarities seminal, certainly not behave in this way. If it is possible to love someone truly, to love something completely, it is only in freedom given and received. No size stà it in placing and acceptance of being subject: two forms of meanness for convenience. Earth time flows, as the sap of life on earth through his veins, turns, changes, expands, allowing visions. The awareness of death should prompt a search for the amplitude in life. I see the passage of time in his plots and the infinite possibilities that would otherwise have offered mutual freedom, that retention had not become a stupid fashion. I prefer to belong to the Death, and the Realms of the Formless, which weave other elements in this structure. Because when I Corono, infected and very high as I perceive, I can move in any direction without violating anything other than the law of the Gods, which is the only law that I agree to follow. And I realize that the temptation is often very strong. Look at the little man who appears before, his mind and his ability to fly in other lands. It would have been very nice, perhaps, who knows, embrace together the sunset over the Grand Canyon, maybe, who knows. Both agree that Life is not four walls well lacquered or external order in which you have tried to embody a balance that is just substantial. Irrelevant measures of comparison in the bottom. But there, potentially endless flowed the possibility that the fatal time had given us. If I had looked at someone or something in some way, I had finally done in the Idea of what could be rather than in practice. And not because the facts were more real than the Idea, but because it was in the Idea which saw again a man often, much more than in his actual choices. I saw in the different textures of the time what was in other times and in other ways. After all it was his choice, and in this I respected the freedom, even though it was expressed in horizontal. If you wanted to share the freedom of another, allowing the view of my Soul, seeking a presence in this ever pay and while Reale, now I know that sooner or later, not me that our vision of being is not the same, svenderebbe is in some form of ownership. He could have embraced the headroom for years and years, but would arrive then at some point you would ask what has finally and you should answer No. Well, I would answer that he possesses the greatest of substances, namely himself. Nothing but this would no longer be sufficient and should be driven by train to land his shipwreck on a beautiful boat comfortable and a contented smile on his lips. It would be a great loss to the world, even before that for me, because if there were more examples of free men who propagate freedom, liberty and create conflict possession, other men germinerebbero maybe something sooner or later. They are not my words do his, what will make the difference. Words are flags in the wind when not supported by coherent choices. And maintain the structural coherence between faith, the idea, the thinking and actions, it is for those who have the courage to assume the responsibility that this embodies complessivamento and the weight of being. There is nothing that I want so much, instill, I said to myself, here in this land, if it is made of matter. Sooner or later I ammorberebbe. Even in the canyon at sunset, I ask his soul, his essence. Unions celebrating the evolution and freedom out of time, and do not claim anything other than his being. Few people have agreed within them that is so, that this divine alarità would lead them anywhere, alone and with all the Universe, until the day of their earthly transformation. Imagine a time where both, I would have wanted to say as much as I would never have done, we understand the value of our freedom, and we have made a rod of life. You could meet from a few people able to fill you so freely, from the inside, without subjections and mediocrity. But looking at this piece of magnitude that I offered in silence, have operated and distinguish you drew fierce dividends. Did you think that one day, all of this would end for me, and just because you thought you did not know that I was married to Death. Would you have shared with me other worlds, and you should accept my membership in the formless. He would never have come before the death, but would have made a difference in life. If only I had been able to be a King. But it was too sweet the sweet after the bitter and the esplanade overlooking the valley where you can fly safely you kidnapped. If I can understand this, as for others that I saw, I know also that this has turned off in you the flame that burned deep. Men in whose freedom was Power and Beauty, sold off to compromise for the ravenous need of feeling powerful on a high, and whose possessions they pavenano with Gloria is only their failure. And then I am thinking back to all those who have so argued in silence, and that certainly will not go on to explain what I see, I understand the need that binds me to the Formless. Are now folded, pushed, crossed from the beginning of wisdom and what I see here, I see it as a frame through opaque. They are driven elsewhere but Yet I lie here and look at each awakening the need calls. Needs following the law of the land. I have to spend in some way this earthly time and I do chasing the traces of other universes that live here. I look at the little theaters sulfur, the many theaters that appear in front of me and I guess to make it temporaly part. But I just have less time to become aware of my call elsewhere and of Nature in which Love is all Wrapped. The deception of the senses calls the flesh. So I think to fuck. Although no earthly sexual union is even remotely approachable to sensational experience to join with organizations, as long as I’m here, I find that sexual activity is the one that occupies my time more profitably. Feeds me, I eat, I poured out. Humanity has managed to make even this mediocre, the Power of Sex, limiting the expression all’oppobile, the obsolete, ricambiandone connotations. As it has sold off the freedom of the soul and the body, the same way it is confined to the expressive power of sex. A humanity which in its majority and its many ways, mediocrity has dug his grave. Meanwhile Everything waits for it to finish its course. As well as the Nature in its immeasurable and powerful ruthlessness observes, the importance that humanity has given its mediocre properties, disappears without comment. Silence on vainglory and silence on the buildings. No word, no possession, no illusion. Power will return to power and mediocrity will disappear in the same subject from which was delivered with it and no further. Some will become eternal, resurrected in Other Worlds, as well as worked on the ground, if such works were Creation, will incarnate in the plots of other levels. Earth to earth, Power to the Power.
