“Prostituzione Sacra. L’evoluzione del significato della prostituzione lungo i secoli”
disponibile come e-book e carteceo on line, in esclusiva con amazon.
Collana di edizioni “Black Diamond”
Un testo imponente, che attraversa i Secoli al fine di ricomporre i diversi significati che sono stati assegnati alla Prostituzione.
E’ nel momento in cui accediamo alla comprensione che la materia non è qualcosa di diviso dalla sostanza dell’essere, e che la sua struttura risponde, anche se con dinamiche manifestative del suo specifico livello di appartenenza, alle stesse leggi a cui risponde l’informazione energetica pura.
E’ molto importante sapere operare lucidi distingui di carattere analitico, per evitare l’erronea deriva concettuale a cui porta l’applicazione erronea del monismo. Il monismo può sedurre nella sue veste dialettica, ma non deve divenire un dogma esso stesso: la ricaduta di questo processo è il generarsi di un atteggiamento pregiudiziale verso ogni forma di argomentazione diversa da quella monista.
A partire da questa premessa, arriviamo al punto.
Poichè la materia ha una sua volontà, e risponde delle leggi della natura, qualunque manifestazione dell’energia sessuale in se stessa contiene l’espressione potenziale del potere.
Le differenze sono solo a livello fenomenologico, come occorrenze che dentro il visibile, creano l’illusione di un dualismo che facilmente conduce alla formazione di una moralità inesistente.
Io sono in un certo senso nata con una prospettiva sul sesso completamente libera da categorie morali e questo mi ha portato spontaneamente nella direzione di un imporante sperimentazione sessuale, fin da quando ho 15 anni.
Intensa attività sessuale ad altissimo ritmo, dai tratti estremi e corrosivi: una sessualità oscura e completamente libera dalla componente sia morale che affettiva.
Giungerò all’età di 30 anni all’effettiva liberazione dalla brama, con il raggiungimento di un atteggiamento analitico metafisico anche verso il sesso, e il conseguimento della comprensione che “sesso e morte sono una sola cosa nella loro essenza metafisica”. La mia visione della sessualità passa attraverso una scelta radicale e pervasiva, il cui afflato mi ha pervaso senza rimendio fin da giovane ragazza. E’ per questo che all’età di 26 anni scrivo quest’opera, allo scopo di proporre una vasta panoramica su quello che è il processo che porta, attraverso la secolarizzazione, alla trasformazione dei significati. Ciò di cui parlo nel libro riguarda la lenta trasformazione di una visione di “sacralità del sesso” , attorno a cui le sovcietà antiche aveva costruito i loro usi e costumi, nella direzione di una “demonizzazine ” del sesso. Soprattutto presso le culture latine, profondamente sessiste e impregnate di cattolicesimo di stampo patrista, questo si respira vividamente. Con questa opera io ho voluto destituire alcune prospettive della loro illusoria solidità, mettendo in luce anche, di converso, come spesso chi dà giudizi non si sia neanche informato o non abbia l’esperienza necessaria.
L’esperienza è infatti il mezzo più rapido affinchè una comprensione raggiunga la sua “integralità” e “compiutezza”, per evotare che le parole siano solo “fiato” e non abbiamo alcun fondamento reale. L’autrice di questa opera, quindi, ha oggi 37 anni e ha una visione altamente strutturata di cosa la sessualità potenzialmente incarna e non incarna, all’interno di una visione che derivazione monista. Il monismo, per poter essere credibile, deve andare al di là dei meri discorsi, per realizzarsi anche nella pratica quotidiana. Alla fine dei giochi noi di un uomo dovremmo andare a vedere “come ha agito” piuttosto che ” cosa ha detto”. Ogni mia argomentazione è sostenuta dall’esperienza prolungata entro quello stesso ambito. Chi non ha esperienza non ha alcun diritto di replica. Gli unici che possono parlare di qualcosa “veramente”, parlando di qualcosa invece che di niente, sono coloro che “siu sono immersi nella pratica di ciò di cui parlano”. Di fronte a coloro che squalificano la nostra intelligenza, con mezzi subdoli, noi dobbiamo erigere massivi la nostra prima guardia armata al grido di “tagliamogli la testa”.
Si apre con queste parole il saggio dell’autrice, Nera Luce:
“Nobile idea che ha partorito se stessa, reinventando un conosciuto che da sempre appartiene all’Umanità, rievocandone le veci anche quando è una coltre troppo pesante quella che oramai sferza e mena sulle moltitudini oblianti. Ci sono stati molti significati attribuiti alla prostituzione, arbitrarti, e pur sempre validi se considerati all’interno della cornice che ne ha fatto da sfondo. L’idea si distingue dal concetto poiché si inarca davanti al cielo e può solamente essere agguantata. Essa sfugge necessariamente nel momento stesso in cui si tenta di abbracciarla e procede altrove, mirando ad assumere una forma. Da lassù può solo confondersi con il suo possibile divenire e scegliere se restare tale o trasformarsi in qualcosa d’altro. Quello che ne rappresenta il surrogato adiacentemente evolventesi è il concetto stesso dell’idea perduta, oltrepassata nell’atto stesso di addentrarsi dentro di essa.”
“Sacred prostitution. The evolution of the meaning of prostitution over the centuries “available as an e-book and paper online, exclusively with amazon. Series of editions “Black Diamond ”
An imposing text that spans the centuries in order to recompose the different meanings that have been assigned to Prostitution. A work that i wrote when i was 26, eleven years ago.
It is at the moment in which we gain an understanding that matter is not something divided by the substance of being, and that its structure responds, albeit with dynamics manifesting its specific level of belonging, to the same laws to which pure energetic information responds. It is very important to know how to operate lucid distinctions of an analytical character, in order to avoid the erroneous conceptual drift to which the erroneous application of monism leads. Monism can be seductive in its dialectical form, but it must not become a dogma in itself: the outcome of this process is the generation of a prejudicial attitude towards any form of argumentation other than monist.
From this premise, let us get to the point.
Since matter has its own will, and is answerable to the laws of nature, any manifestation of sexual energy in itself contains the potential expression of power.
The differences are only on a phenomenological level, as occurrences that within the visible, create the illusion of a dualism that easily leads to the formation of a non-existent morality.
I was in a way born with a perspective on sex completely free from moral categories and this has spontaneously led me in the direction of an important sexual experimentation since I was 15 years old.
Intense sexual activity at a very high rate, with extreme and corrosive traits: an obscure sexuality completely free from both moral and affective components.
I will reach the age of 30 to the actual liberation from lust, with the achievement of a metaphysical analytic attitude also towards sex, and the realization that “sex and death are one and the same thing in their metaphysical essence”. My vision of sexuality passes through a radical and pervasive choice, the afflatus of which has pervaded me without any remorse since I was a young girl. That is why at the age of 26 I write this work, in order to offer a vast overview of what is the process that leads, through secularization, to the transformation of meanings. What I’m talking about in the book is the slow transformation of a vision of the “sacredness of sex”… around which the ancient soverities had built their customs and habits, in the direction of a “demonization” of sex. Especially in Latin cultures, profoundly sexist and imbued with patristic Catholicism, this can be breathed vividly. With this work I wanted to remove some of the perspectives and their illusory solidity, highlighting also, conversely, how often those who make judgments have not even informed themselves or do not have the necessary experience.
Experience is in fact the quickest means for an understanding to reach its “wholeness” and “completeness”, to evoke that words are only “breath” and we have no real foundation. The author of this work, therefore, is now 37 years old and has a highly structured vision of what sexuality potentially embodies and does not embody, within a monist derived vision. Monism, in order to be credible, must go beyond mere discourse, to realize itself also in daily practice. At the end of the games we of a man should go and see “how he acted” rather than “what he said”. Each of my arguments is supported by prolonged experience within that same area. Those who have no experience have no right to reply. The only ones who can talk about something “really”, talking about something instead of nothing, are those who ” are immersed in the practice of what they talk about”. In the face of those who disqualify our intelligence, by devious means, we must erect our first armed guard massively to the cry of :
“let’s cut off their heads”.
The author’s essay, Black Light, opens with these words:
“Noble idea that gave birth to itself, reinventing a known that has always belonged to Humanity, recalling its place even when it is too heavy a blanket that now lashes and punishes the oblique multitudes. There have been many meanings attributed to prostitution, arbitration, and still valid if considered within the frame that has been the background. The idea differs from the concept because it arches before the sky and can only be grabbed. It necessarily escapes at the very moment when one attempts to embrace it and proceeds elsewhere, aiming to take on a form. From up there it can only blend in with its possible becoming and choose whether to remain so or to transform itself into something else. What represents its adjacent evolving surrogate is the very concept of the lost idea, which has been surpassed in the very act of entering into it”.