Era da tempo che questo desiderio mi apparteneva. La Volontà di Andare a Rosazza. Questo progetto era nato molto tempo addietro, concettualizzato in una dimensione più magico-occultistica. Nonostante il fallimento del primo tentativo, tale volontà è rimasta sospesa per un certo tempo, finchè non ha visto la nascita. L’idea di commemorare la mia laurea specialistica andando al Cimitero di Rosazza, è un idea che mi giunge dall’Esecrabile Ermetico, ed accetto la proposta.
L’accesso al cimitero è un ponte a tre campate che reca intagliate la stella a 5 punte, e che conduce all’entrata principale.
Entrati vediamo che nell’aciottolato del pavimento del cimitero sono presenti alcune “lacrime di pietra” distribuite intorno alle panche, simbolo del dolore spesso ricorrente nelle logge massoniche.
Demolita la vecchia chiesa Federico Rosazza spostò il cimitero al di là del fiume Cervo e sul vecchio sito cimiteriale fece erigere la nuova chiesa, dove troviamo molti simboli massonici.
Abbiamo portato con noi Il Barone, il bastone di Anubis e la radice di Madragora.