Reminiscences

                                                                   Reminiscences      

It is essentially the same phenomenological structure applied to different fields. The fatal error in which many have fallen, even the most intuitive. The division of processes into finite segments, which are taken as whole parts separated from the whole. Aiming to understand the complexity of immanence in the face of such a broad experiential and manifestative corollary, can be an operation that can succeed, if the special instrument of a refined analysis is used or alternatively it is left to the time that reveals its entirety through the moments of the appearance of its constituents. The inadequacy in the face of the task has often been revealed, and the symptom has been specific phrases, so inaccurate at least as scattered at random in a wider discourse full of misunderstanding and inaccuracies. It must be understood, in fact, that my association with BEINGS of various ranks must be understood as part of mynature, even before the consequence of adhering to a specific tradition. Specularly we could say that having adhered to a given tradition is a consequence that comes only after being, since in some of them the elements were related according to logics more similar to how being manifested within me.It almost seems that not to be able to define what I belong to, not to be able to grab a category from which to derive something else within a reassuring air, leave a hanging unbridgeable void to understanding and so we go in search of something still different, which remains however, in last “defined”. Thus, you must understand that everything that I have pursued, loved, sought, essentially qualified as ineffable, and only a kind of Vision that does not stop at miserable holds could collect its greatness. What we are talking about, or entities of various ranks, i have finally come to understand that they are highly evolved forms of disembodied consciences from different antiquities, which have lost the traits of human nature at different levels of being. They are linked to me by their affinity with the way of being, to approach the nature of consciousness, and what link me to them is outside any reference to specific traditions. At most it could identifiable as “vibrational currents”, which is better in adherence to some ontologies and this is the maximum that can be true to me. I cannot teach what I know, since its enormity participates in the cosmic afflatus and lives as a unversal creature within me, soul and propulsion of being. What communicates within and communicates from is part of the connection that unites me to this afflatus, out of every dogma but nevertheless derived from laws that support the flow of manifestation. It is a single consciousness that gradually expands over the time frame in the different names, forming alliances, evolving, tracing webs, and realizing other nature of knowledge. I realized very recently and very deeply that everything that is not part of this, and therefore does not animate me in depth, does not matter. I am not willing to engage in human relational dynamics that are impregnated with the surface, because in getting in touch, I experience the truly emptiness of meaning. I lived to get back to my old family and my values ​​emerge from my experience of being animated by the tension towards reunification in the high vibrational frequencies. Supporting the idea that all matter is fundamentally empty in an objective perspective, I recognize that the overcoming of this emptiness must come from within, as an act of magical-occult signification. Every attempt to exhume the tombstone hidden from my roots, in the encounter with the objectivity of the vacuous, naturally tends to bring me back in the usual direction: inside, in depth, united to the consciences with which I experience authentic affinity, communication and animic permeability. I recognize a unique power matrix from which I come and to which I am returning. In my earthly life, only what is emanation or a consequence of this matrix will have value. This awareness has become dramatically thickened recently and supports my current earthly existence with new heroic vigor. Emergence from the depths that tied me even more closely to that “seal and root” placed in my nature.

Reminescenze

Si tratta in sostanza della stessa struttura fenomenologica applicata ad ambiti diversi. L’errore fatale in cui sono ricaduti in molti, anche i più intuitivi. La parzializzazione dei processi in segmenti finiti, che vengono presi come parti intere separate dal tutto. Ambire a comprendere la complessità dell’immanenza a fronte di così ampio corollario esperienziale e manifestativo, può essere un operazione che può riuscire se si utilizza lo strumento speciale di una raffinata analisi o in alternativa si lascia al tempo che sveli la sua interezza attraverso i momenti dell’apparire dei suoi costituenti. L’inadeguatezza di fronte al compito si è rivelata spesso, e il sintomo ne sono state frasi specifiche, così inesatte almeno quanto sparse a caso in un più ampio discorso pieno di incomprensione e inesattezze. V’è da comprendere infatti che la mia frequentazione con enti di vario rango deve essere intesa come parte della mia natura ancor prima che conseguenza dell’aderire ad una specifica tradizione. Specularmente potremmo dire che l’aver aderito ad una data tradizione è una conseguenza che viene solo dopo l’essere, poichè in alcune di esse gli elementi erano posti in relazione secondo logiche più simili a come essere mi si sono manifestate. Pare quasi che non poter definire a cosa appartengo, non riuscire ad agguantare una categoria dalla quale far derivare qualcos’altro entro un aria rassicuratoria, lasci un vuoto appeso incolmabile alla comprensione e così si va alla ricerca di qualcosa di ancora diverso, che rimane comunque in ultimo definito. Così, dovete comprendere che tutto ciò che ho inseguito, amato, cercato, si qualificava in sostanza come ineffabile, e solo un genere di Vista che non si ferma a miseri appigli poteva raccoglierne la grandezza. Ciò di cui si parla, ossia enti di vario rango, sono giunta a comprendere finalmente essere forme altamente evolute di coscienze disincarnate di diversa antichità, che hanno perso i tratti della natura umana a diversi livelli dell’essere. Esse sono legate a me dall’affinità con il modo dell’essere, per avvicinamento di natura della coscienza, e ciò che mi lega a loro è al di fuori da ogni riferimento a tradizioni specifiche. Al massimo possiamo individuare delle “correnti vibrazionali” la cui prossimità è migliore nell’aderenza ad alcune ontologie e questo è il massimo che mi si può ascri vere. Non si può insegnare ciò che conosco, poichè la sua enormità partecipa dell’afflato cosmico e vive come creatura unversale dentro di me, anima e propulsione dell’essere. Ciò che vi comunica e ne viene comunicato è parte della connessione che mi unisce a questo afflato, fuori da ogni dogma ma comunque derivato da leggi che sorreggono il flusso della manifestazione. Essi formano con me un unica coscienza che si allarga via via che lungo le trame del tempo nei diversi nomi, formiamo alleanze, evolviamo, tracciamo ragnatele, realizziamo altra natura della conoscenza. Mi sono resa conto molto di recente e molto profondamente che tutto ciò che non è parte di questo, e che quindi non mi anima in profondità, non ha importanza. Non sono disposta ad impegnarmi dentro dinamiche relazionali umane che sono impregnate di superficie, perchè nell’entrarvi in contatto, sperimento il vuoto di senso. Sono vissuta per tornare uno con la mia antica famiglia e i miei valori emergono dalla mia esperienza di questo essere animata dalla spinta tensiva verso la riunificazione nelle alte frequenze vibrazionali. Appoggiando l’idea che tutta la materia sia fondamentalmente vacua in una prospettiva oggettiva, riconosco che il superamento di tale vacuità deve provenire dall’interno, come atto di significazione magico-occulta. Ogni tentativo di riesumare la lapide occulta dalle mie radici, nell’incontro con l’oggettività del vacuo, tende naturamente a riportarmi nella solita direzione: dentro, in profondità, riunita alle coscienze con cui sperimento affinità autentica, comunicazione e permeabilità animica. Riconosco un unica matrice di potere da cui provengo e verso cui sto tornando. Nella mia vita terrena avrà valore solo ciò che di questa matrice è un emanazione o una conseguenza. Questa consapevolezza si è vertiginosamente inspessita di recente e sostiene con nuovo vigore eroico la mia esistenza terrena attuale. Emersione dal profondo che mi ha legato ancor più strettamente a quel “sigillo e radice” posto nella mia natura.