Quando la Vedova Nera comparve nella mia Mente..Considerazioni e cenni- By Nera Luce

vedova005“La tela della Vedova Nera appare confusionaria , ma sottende una struttura ben coerente al suo interno e Motivata da Spinte istintuali che seguono le leggi della sua propria Natura”

Ieri sera prima di andare a dormire mi sono immersa come sono solita fare tutte le sere prima dell Piccola Morte, nei Vari Orrori potenziali sottesi nel futuro. E’ una sensazione che mi coglie nella Quiete della sera, quando il Mondo scompare e tutto il suo fare e farsi pensare anch’esso, ed io giaccio nella mia Tomba loculo con la sola Compagnia di Spiriti e Felini, amabilmente ed orrendamente me come sempre. Mi apparve nella mente questo Ragno Elegantissimo e Aristocratico,  e mi immersi nelle potenzialità terrificanti che questo pensiero aveva in se. Immaginai quindi intenzionalmente che questo Ragno entrasse dalla finestra di casa, facesse il Nido a casa mia, ed io un Giorno, nel sonno, mi accorgessi che esso Viveva nel mio Loculo. Vale a Dire che la Morte era lì, aveva preso la forma del Ragno, ma stava amabilmente silenziosa nel mio loculo tomba, appesa a testa in giù, nera e rossa, in attesa del mio sguardo. E fu così che immaginai che di giorno se ne andasse in giro per la casa, guardando dall’alto me che Scopo, me che vago per la casa, me che fa le sue conversazioni ad alta voce con se stessa , con altri non presenti o con gli spiriti. Insomma. Questo ragno, simbolo di Morte, vagasse bellissimo e Nero, allo stesso modo con cui io vago per la casa, bellissima e Nera, velenosa e mortale. E immaginai che i gatti incuriositi lo avessero visto e lo avessero cacciato, e che malcapitatatamente io me ne accorgessi, stavolta davvero massimamente orripilata per la paura di perdere quelle bellissime vite che amo, e che quindi d’istinto, per difenderli dal Ragno, lo attaccassi io stessa, venendo sopraffatta dal Lancinante dolore del suo morso, E che poi il ragno, non ancora morto, attaccasse i gatti, e anche loro morissero. E dopo qualche giorno, l’odore di putrefazione dalla casa, o qualcuno chissà, pensasse che c’è qualcosa di strano. Entrando in casa, la Vedova Nera sempre viva che scala i muri, la Morte per le pareti, e noi cadaveri in putrefazione. Mi sono immersa in queste immagini e nelle molte variazioni possibili, i miei allegri pensieri della sera prima di andare a dormire. Ma nonostante ciò ho sognato la Garbarini che mi chiede della mano di Gomma e dell’esperimento, e mi sono alzata di soprassalto alle otto con la sua faccia ancora nella mente, la Garbarini e l’esame. Non ho sognato nessun orrore a parte questo, non ho sognato nessuna Vedova Nera. E poi , dopo questo sogno, la prima cosa che ho pensato è stato a informarmi sulla Vedova Nera, il modo in cui opera e soprattutto questo, questo dettaglio della tela, mi rimase impresso.

Potrebbe apparire operare senza criterio alcuno, ma Tuttavia, per chi conosce la Vedova Nera, e non si limita solo a guardarla da Fuori e Giudicarla secondo il suo Pensiero, per chi prima di desumere, Riflette, si informa , per colui che Cerca la Conoscenza della Sostanza, invece della conoscenza apparente, quello che fa ha un SEnso.

E quel senso non è riconducibile a nessuna forma di pensiero o logica razionale. Quel Senso è la Natura ” Colui che guardando il Fiume , conobbe l’acqua, ancor prima di giudicarne la temperatura o il flusso, sopravvisse poi in quelle stesse acque e al loro gelo, poichè Conoscere l’acqua gli Mostrò la Via e il Modo”.

La Vedova Nera, immaginai che fosse lì con me, nel loculo, da qualche parte sopra il Sigillo telo che ho da anni nella mia Tomba letto, e che nel buio umido di quello stanzino fatto per Morire, stesse giracchiando velenosa. E da quel momento, ossia da ieri sera, il Dubbio che una Vedova Nera , possa entrare dalla Finestra, non mi lascerà mai più. Poichè ciò che è stato concepito, pensato e immaginato, penetra inesorabilemnte e cambia la Formulazione del Conosciuto. Ed io invero ancora non avevo pensato a quella possibilità, fra le altre Terrificanti che il Futuro Riserva, e nonostante io abbia passato la maggior parte della mia Vita visualizzando eventi terrificanti, scopro che non c’è confine a dove la mia imminazione possa procedere, entro il reame della Morte. La serietà non è in vendita, e non è neanche contrattabile. La vedova Nera, aracnide Regina dei Veleni, è entrata nella mia Mente ieri sera, e ha posto una Possibilità dove essa non era. Nuovi oltraggiosi scenari di vivida Morte che vivono tra il Mondo dei Vivi e la Catacombalità mia propria del Mondo dei Morti. Inferni dentro inferni, che gettano luce sulle trame solo apparentemente informi e confuse del Reale. La Natura e le sue leggi, che sono le Leggi degli Dei reggenti, sono ciò che crea le trame fibrose del reale .

Trame che si comprendono solo dall’interno di ciò da cui sorsero: Natura , Potere, Volontà e Direzione” . Augmnvedova005